A CHI È RIVOLTO IL SERVIZIO ON LINE?
È rivolto a tutti gli utenti che accedono al portale Salute Piemonte.
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La Regione Piemonte prosegue la campagna vaccinale della popolazione dando il via alla preadesione on line di un'altra categorie individuata dal piano vaccinale nazionale: da lunedì 15 marzo parte infatti la preadesione per la vaccinazione a favore delle persone nella fascia di età compresa tra i 70 e i 79 anni.
Le persone che appartengono a questa categoria e sono “estremamente vulnerabili” non devono effettuare la preadesione online perché saranno inserite nel piano vaccinale dal proprio medico di famiglia. Consulta il tuo medico per sapere se appartieni alla categoria delle persone estremamente vulnerabili.
Sappi che le categorie “ad elevata fragilità” sono definite in base alle raccomandazioni relative alla vaccinazione anti-SARS-CoV2 COVID 19 definite dal Ministero della Salute il 10 marzo 2021) e comprendono:
In base alle raccomandazioni emanate dal Ministero della Salute in data 10 marzo 2021, sono da considerarsi estremamente vulnerabili i soggetti le cui patologie sono riportate nella tabella 1 e nella tabella 2.
Tabella 1 - Persone affette da condizioni che per danno d’organo preesistente, o che in ragione di una compromissione della risposta immunitaria a SARS-CoV-2 hanno un rischio particolarmente elevato di sviluppare forme gravi o letali di COVID-19
Malattie respiratorie:
NB: Per la patologie contrassegnate da asterisco, è prevista la vaccinazione anche per i conviventi
Nel caso di minori che rientrano nella definizione di estremamente vulnerabili e che non possono essere vaccinati per mancanza di vaccini indicati per la loro fascia di età,è prevista la vaccinazione dei relativi genitori / tutori / affidatari
TABELLA 2 – Disabilità gravi, ovvero:
i soggetti con disabilità (fisica, sensoriale, intellettiva, psichica) i disabili gravi ai sensi della legge 104/1991 art. 3 comma 3 (**)
NB: Per questa tipologia di disabili è prevista la vaccinazione ai familiari conviventi e ai caregiver che forniscono assistenza continuativa in forma gratuita o a contratto
Se rientri nella categorie individuate, non aspettare: invia subito la tua preadesione on line!
Da lunedì 15 marzo il Piemonte è in zona rossa per 15 giorni
Lo ha stabilito il nuovo decreto legge del Governo e l’ordinanza firmata dal ministro Roberto Speranza.
Le regole da seguire durante questo periodo sono pubblicate sul sito del Governo.
Riassumiamo di seguito le principali:
Il Piemonte da lunedì 1° marzo è zona arancione per 15 giorni, come disposto dall'ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza.
Da sabato 27 febbraio alle ore 18 Craveggia, Villette, Toceno, Malesco, Santa Maria Maggiore e Druogno, in Val Vigezzo nel VCO, sono in zona rossa come Re, in zona rossa già dal 20 febbraio per un focolaio da variante inglese. Nonostante le misure restrittive aggiuntive, nell’area si rileva ancora un tasso di incidenza molto elevato e doppio rispetto a quello medio delle tre settimane precedenti.
Zona rossa dal 27 febbraio al 5 marzo a Cavour, in provincia di Torino, a causa di un sospetto focolaio da variante su cui sono in corso ulteriori approfondimenti. Queste misure sono in vigore fino al 5 marzo.
Dalle ore 19 del 3 marzo a tutto il 12 marzo un'ordinanza del presidente Alberto Cirio decreta che sono in zona rossa anche 14 Comuni collegati al focolaio di Cavour: si tratta di Barge, Bagnolo Piemonte, Crissolo, Envie, Paesana, Gambasca, Revello, Martiniana Po, Oncino, Ostana, Rifreddo, Sanfront in Valle Po (Cuneo) e Bricherasio e Scalenghe (Torino).
In questi Comuni è sospesa l’attività didattica nelle scuole di ogni ordine e grado ed è disposta la didattica a distanza per gli studenti che vivono nell’area ma frequentano le lezioni in altri centri non inseriti in zona rossa. Previsto anche il potenziamento del tracciamento attraverso i tamponi e la messa in priorità per la vaccinazione degli anziani over80 domiciliati in zona rossa.
Dalle ore 19 del 5 marzo e fino al 19 marzo zona rossa anche a Crescentino, in provincia di Vercelli: è sospesa l’attività didattica nelle scuole di ogni ordine e grado ed è disposta la didattica a distanza per gli studenti che vivono nell’area ma frequentano le lezioni in altri città. Previsto anche il potenziamento del tracciamento attraverso i tamponi e la messa in priorità per la vaccinazione degli anziani over80 domiciliati in zona rossa.
Sarà inoltre potenziata l’attività di sorveglianza epidemiologica e di contact tracing a Verolengo, Brandizzo e Verrua Savoia, dove è stato identificato un caso di variante inglese.
Gli esperti ritengono che i vaccini anti Covid-19 possano essere considerati sufficientemente sicuri nelle donne in gravidanza e che sia improbabile che possano rappresentare un rischio specifico per le donne in gravidanza (SIGO, AOGOI, AGITE, SIN, AGUI, Position Paper ad interim “Vaccinazione anti-covid19 e gravidanza”, 2 gennaio 2021).
La Circolare Ministeriale prot. 0008284 del 03-03-2021 indica che la vaccinazione nei soggetti con pregressa infezione da SARS-CoV-2 (decorsa in maniera sintomatica o asintomatica) dovrebbe essere eseguita ad almeno 3 mesi di distanza dalla documentata infezione e preferibilmente entro i 6 mesi dalla stessa. Le evidenze su cui è basata tale indicazione derivano dai documenti ad interim del WHO relativi all’utilizzo dei vaccini Covid.
I pazienti affetti da talassemia rientrano nel gruppo definito “Patologia oncologica ed emoglobinopatie”: in quanto soggetti estremamente vulnerabili non devono effettuare la preadesione alla vaccinazione ma saranno convocati automaticamente in base al Piano Vaccinale regionale. Per questa tipologia di pazienti è previsto preferenzialmente l’uso di vaccino a m-RNA (Pfizer o Moderna).
Possono vaccinarsi ed effettuare la preadesione se appartenenti alle categorie per cui la preadesione è attiva:
I dati relativi all’uso nelle persone immunocompromesse (il cui sistema immunitario è indebolito) sono in numero limitato. Sebbene queste persone possano non rispondere altrettanto bene al vaccino, non vi sono particolari problemi di sicurezza.
Le persone immunocompromesse possono essere vaccinate in quanto potrebbero essere ad alto rischio di COVID-19.
I soggetti con malattie autoimmuni rientrano tra le categorie di soggetti estremamente vulnerabili, che non dovranno effettuare la preadesione alla vaccinazione ma saranno convocati in funzione del Piano Vaccinale; per questi pazienti è previsto preferenzialmente l’uso di vaccino a m-RNA (Pfizer o Moderna).